Scena sullo storytelling: Qui non si cuce, si viaggia sulla luna

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Il Contesto

Non si tratta solo di abiti. Quando la Signora Harris mette piede nell’Atelier Dior, non è semplicemente una cliente in cerca di un vestito. È un’anima rapita da un sogno, un mondo fatto di eleganza, perfezione e dettagli minuziosi. Marguerite, dipendente della maison, non si limita a mostrarle gli abiti: la accompagna in un viaggio, le racconta la storia, le mostra l’arte dietro ogni singolo punto di cucito. E in un istante, tutto si trasforma: la moda non è più solo stoffa e fili, ma un sogno realizzato. Alla fine, di fronte a un abito scintillante, la Signora Harris pronuncia una frase emblematica: “Qui non si cuce, qui si viaggia sulla luna”.

Marguerite non si limita a vendere un prodotto, lo racconta. È questa la differenza tra un semplice commercio e un’esperienza trasformativa per il cliente. La scena mostra l’impatto profondo che una narrazione ben costruita può avere: Marguerite, credendo profondamente in ciò che fa, riesce a trasmettere la magia della sua azienda in un modo che lascia il segno.

Nelle aziende, quanto spesso i collaboratori si limitano a esporre dati e caratteristiche di un prodotto senza trasmettere emozioni?
Quanto più efficace sarebbe, invece, raccontare la storia, la passione e il lavoro dietro ogni dettaglio?

Marguerite è più di una semplice dipendente: è un’ambasciatrice della filosofia Dior. Il suo entusiasmo è autentico, la sua conoscenza è profonda, il suo modo di raccontare è appassionato. La cliente lo percepisce e si lascia trasportare.

Nessuno può convince davvero se non crede nel prodotto che propone. La passione è contagiosa.
Ogni collaboratore dovrebbe sentirsi parte di qualcosa di più grande: un brand, una missione, un’idea.

Il punto non è solo cucire un vestito. È far sentire il cliente parte di un sogno, di un universo esclusivo. Marguerite non si limita a mostrare gli abiti: spiega le tecniche, descrive i dettagli, valorizza il lavoro artigianale, fino a rendere evidente che Dior non vende solo vestiti, ma arte.

Come possiamo trasformare un prodotto o un servizio in un’esperienza memorabile?
Come possiamo far sì che il cliente senta di acquistare molto più di un semplice bene, ma un’emozione, un valore, una visione?

 “Qui non si cuce, qui si viaggia sulla luna

Questa frase, pronunciata dalla cliente, riassume l’impatto di un’azienda quando è capace di ispirare.

Quanto siamo capaci, nelle nostre aziende, di trasmettere la grandezza della nostra visione ai clienti?
Stiamo semplicemente vendendo, o stiamo facendo vivere un’esperienza trasformativa?

Qualche domanda per i propri collaboratori:

  • Quando raccontate la vostra azienda ai clienti, lo fate con la passione con cui Marguerite racconta Dior?
  • Quali storie potete utilizzare per trasmettere il valore del vostro lavoro?
  • Avete mai sentito un cliente esprimere stupore e meraviglia per ciò che fate? Se sì, in quale momento?

Marguerite ci insegna che il miglior modo per conquistare un cliente non è solo offrirgli un prodotto eccellente, ma immergerlo in una storia, fargli percepire la passione e l’arte che si cela dietro ogni dettaglio. Quando il cliente non si limita a “comprare”, ma si sente parte di qualcosa di più grande, allora si crea un legame indissolubile. Perché, come dice la Signora Harris, “Qui non si cuce, qui si viaggia sulla luna”.

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La signora Harris va a Parigi” è un film del 2022 diretto da Anthony Fabian.

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