Il punto di vista del trainer
Cambiamento. E’ una fenomeno che può avere numerosi modi di esprimersi, ma in realtà nasce sempre per lo stesso motivo: la necessità. Quando uno schema che stiamo utilizzando da tempo, sia nel lavoro che nella vita, comincia a non funzionare più, abbiamo bisogno di modificarlo. Così decide di fare Billy Baene, allenatore degli Oakland Athletics, quando vede la sua squadra soccombere sotto il peso delle altre più ricche, e di una società sempre più pressante. Si affida ad un giovane laureato di Yale che gli propone una visione diversa: applicare al football le regole della statistica. L’allenatore segue questa nuova corrente, non solo per gli schemi di gioco, ma anche per la ricerca di nuovi giocatori, scoprendo talenti che le altre società non avevano notato.
– “Con 41 milioni, hai messo su una squadra da Play-off [… ] hai vinto lo stesso esatto numero di partite degli Yankees, ma loro hanno speso 1,4 milioni a vittoria, e tu hai speso 260 mila dollari”
Un nuovo schema. Una nuova visione. Un cambiamento. E i numeri parlano chiaro.
Ci sono alcuni uomini che riescono ad adattarsi al cambiamento, a danzare con esso, ed andare avanti. Spesso sono le persone che meno si sentono adatte al tempo in cui vivono, quelle “voci fuori dal coro” con nuove idee, ma nessuno che li ascolta. Quest’energia costruttiva, riesce ad uscire fuori in situazioni “distruttive”: un licenziamento, un cambio di direzione, insomma qualunque circostanza dia una scossa dalla nostra stasi vitale. La differenza non sta nel cadere, quello accomuna tutti: la differenza sta nel come lo facciamo. La convinzione di se stessi e nei propri mezzi ci permette di guardare al buio dell’incertezza futura non come un baratro, ma come un sentiero poco illuminato. Non bisogna aver paura di sperimentare queste strade nuove, sono quelle che vanno nei luoghi che non abbiamo ancora esplorato! Basta avere coraggio.
-“ Il primo che attraversa il muro, è sempre insanguinato”
Come sarebbe stato il mondo oggi se Colombo non avesse convinto Isabella di Castiglia a credere nella sua missione? Se Darwin non fosse salito sulla Beagle rifiutando la vita per lui già scritta? E così come loro molti altri hanno preso forza dalle loro idee, e nei loro campi hanno sfondato muri di pregiudizi, sono stati derisi, ma sono andati avanti. Adesso non conosciamo una vita senza America, o senza teoria dell’evoluzione delle specie, perché questi uomini ci hanno creduto. Il muro viene eretto dal resto del mondo non perché non creda in noi, ma perché il cambiamento fa paura: mina la nostra società, il nostro modo di pensare. È il nostro sistema di valori che, per la sua stessa natura conservativa, ad essere un antagonista dell’evoluzione.
-“ [ … ] è una minaccia per il loro lavoro, per il modo in cui fanno le cose”
Il Trainer può utilizzare questa scena per incoraggiare i discenti a coltivare le proprie idee personali, o per aprire una discussione sul concetto di cambiamento.
Nella parte finale della scena tratta dal film Moneyball – l’arte di vincere, a Billy viene offerta la possibilità di diventare General manager dei Red Socks, sarebbe stato il più pagato nella storia del baseball. La gratificazione maggiore però è sicuramente quella di vedere tutte le squadre cambiare approccio, adottare il suo metodo, quello in cui nessuno aveva creduto. Baene ha cambiato il mondo intorno a se, partendo dal punto più basso della sua carriera, per arrivare a toccare le stelle.
Tutti possiamo accendere in noi quella scintilla, illuminare la nostra vita con un’idea, crederci, perseverare.
“ il cambiamento non è mai doloroso, solo la resistenza al cambiamento lo è”
Buddha
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