Scena sul sogno e l’anima : una recensione di Grey Owl

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Di Serenella Ballore

Questo film, tratto da una storia vera, offre tanti spunti di riflessione, tuttavia il tema più ricorrente riguarda il “Sogno”.

Archie Belaney era un giovane 17 enne che viveva, fin da molto piccolo, in Inghilterra con due zie anziane, poiché i genitori, che si erano separati, scelsero per motivi diversi di vivere lontano da lui.

Il piccolo Archie in silenzio accettò la sua sorte e si creò un mondo tutto suo, fatto di foreste di immagini degli Indiani di America e di libri che narravano storie di antiche tribù indiane. Archie passò la sua infanzia sognando di vivere in mezzo alla natura con gli indiani di america….

Il padre che se ne andò quando lui era piccolo, lo chiamava “Testa sognante”. Il sogno infatti divenne il suo laboratorio alchemico, il luogo dove trasformava il suo dolore e tesseva i fili per la vera tela della sua vita….

A 17 anni senza avvisare nessuno, prese una nave ed arrivò in Canada, dove realizzò il suo sogno di vivere fra gli Indiani. Fu adottato dal Capo della tribù Chippewa e visse come loro, in seguito divenendo quasi più abile di chi gli aveva insegnato tutto, si finse uno di loro.

Nessuno mai sospettò che non fosse un vero Indiano e lui mantenne per anni il suo segreto, guadagnandosi da vivere accompagnando i bianchi in avventure da Veri Indiani nella foresta. Divenne anche un cacciatore di pelli, fino a quando si innamorò di una donna e grazie a lei smise di cacciare gli animali e intraprese una campagna a difesa dei Castori.

Divenne Paladino della cultura e delle tradizioni degli Indiani di America. Scrisse un libro e cominciò a fare conferenze per far conoscere la natura del posto, dimostrando l’importanza del rispetto dell’equilibrio ambientale “ senza il quale questo mondo avrebbe rischiato la distruzione”.

Riscosse un successo incredibile, tutti lo vedevano come l’Indiano di America che mostrava la via “saggia” all’uomo bianco, ma in cuor suo viveva con sofferenza il fatto di non essere un vero Indiano di America, si sentiva falso ed indegno, “il suo passato apparteneva a lui e a lui soltanto”

In verità, lui era un bianco con l’anima rossa, il capo Indiano che lo aveva adottato gli aveva dato un nome il cui significato era: “Colui che vola nella notte” proprio come i sogni.

Nella scena che ho scelto, Arci Grey Owl (questo il nome con cui si presentava), era stato invitato al più importante evento dell’anno degli Indiani di America, il raduno di tutti i Grandi Capi, perché volevano premiarlo e ringraziarlo per il bene che stava facendo portando la loro cultura nel mondo e difendendo così le loro terre e l’ambiente.

Arci non voleva andare perché sentendosi un falso pensava di non meritare alcun riconoscimento. Decise così di raccontare la verità alla sua amata moglie, convinto che una volta smascherato avrebbe perso tutto, il suo amore e la stima dei suoi amati fratelli pellerossa.

Non fu come lui pensava, anzi sua moglie lo apprezzo ancora di più. Lei disse: “le cose che facevi erano vere e mi sono innamorata di te perché quello che
facevi era vero”

La sorpresa più grande fu quando di fronte ai grandi capi, ai quali non aveva ancora detto nulla, il più anziano guardandolo profondamente negli occhi e leggendo la sua anima, dopo una grande gioiosa risata disse: “l’uomo diventa ciò che sogna, e tu hai sognato bene”.

Archie da bambino sognava continuamente di essere un Indiano di America, e poiché la forza dell’immaginazione (immaginare: “In me mago agere”) è potente e crea la realtà, nella sua vita si sono create le perfette sincronicità, affinché si potesse avverare il Sogno della sua anima.

Spesso crediamo di essere solo ciò che ci appare e ci conformiamo alla realtà che viviamo, siamo come gli altri ci vogliono e conduciamo una vita “ordinaria” pensando che non esistano altre possibilità.

L’immaginazione ed il “sogno”, ci elevano allo stato di frequenza straordinario della nostra Anima, permettendoci di scoprire che siamo unici e irripetibili e che abbiamo un compito una missione altrettanto unica e irripetibile, che nessuno può compiere al posto nostro e che spesso non coincide con ciò che ci circonda. Richiede il coraggio di superare i confini della nostra mente e a volte anche della nostra nazione.

Il Giovane Archie ha avuto il coraggio di essere se stesso di seguire il suo cuore per vivere dove avrebbe potuto offrire il meglio di se. In una scena del film Archi riferendosi ai castori dice: “i castori quando camminano in terra sono goffi ma sono splendidi nell’acqua, ogni creatura ha il suo luogo naturale ed in questo luogo che ha scelto diventa magnifica”

Ogni essere umano ha un suo posto, un suo trono in cui regnare, manifestare il suo scopo ed essere felice, occorre tuttavia cercare il proprio “posto” e conquistarlo.

L’Anziano Saggio Indiano ci offre uno spunto evolutivo magnifico, ci esorta a sognare e a “sognare bene” anche a costo a volte di camminare contro corrente, di non essere approvati, amati riconosciuti, ci esorta a togliere la “maschera” per essere ciò che noi vogliamo essere al di la degli schemi ed i limiti della mente.

Un altro spunto di riflessione riguarda il fatto che Archie da piccolo fu abbandonato da entrambi i genitori, eppure ciò che ai più può sembrare una sofferenza, divenne per Archie una preziosa opportunità, perché gli aprì la strada verso la sua vera meta.

Lui invece di piangersi addosso, attivò l’Arte di SOGNARE e sognò bene…..

Nella vita è sempre “tutto giusto” ma a volte per comprenderlo occorre elevarsi all’altezza dei sogni.
Tutto ciò che si ama con cuore puro diventa autentico, Archie ha talmente amato essere un Indiano di America che lo ha fatto diventare la sua verità.

Secondo la mia esperienza, il sogno è il corpo eterico della realtà e forse se questo mondo è così grigio e disordinato è perché troppo spesso l’essere umano ha smesso di sognare, dando potere a ciò che gli altri vogliono per lui, anziché nutrire i sogni del suo cuore.

La personalità del protagonista o meglio la sua maschera aveva nome Arci Belaney. Ma la sua anima era rossa, viveva da sempre nelle terre del Canada e si chiamava Grey Owl.
Questo film è tratto da una storia vera vissuta nei primi anni del 900. Grey Owl morì dopo due anni dalla sua ultima conferenza, la sua missione era compiuta aveva portato un messaggio urgente per salvare la terra.

Fu profeta di un tempo di sciagura, che si sarebbe avverato, se gli esseri umani non fossero stati consapevoli di non essere i padroni della terra, ma bensì i suoi figli…
Purtroppo il suo discorso fu dimenticato dai molti, ma ancora oggi risuona nel cuore di ogni essere umano che ha voglia veramente di cambiare il mondo, semplicemente realizzando il suo SOGNO DI ANIMA.

Pronti a Sognare e a sognare BENE?

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1 commento

  • Pinuccia gerasti 4 anni fa

    Bellissimo e vero. Grazie

    Rispondi

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