Il punto di vista del trainer
Samurai: Mio Signore perché risparmi il barbaro? E’ disonorato dalla sconfitta. Dovrebbe togliersi la vita!
Katsumoto: Non è loro usanza!
In questa brevissima risposta è racchiuso tutto il significato della scena.
Katsumoto capisce che nella cultura americana non è previsto l’Harakiri, l’atto del suicido a seguito della sconfitta.
Con un gesto di profonda comprensione risparmia il nemico e valorizza le diversità. Fedele al principio “La mappa non è il territorio” preferisce approfondire le differenze che lo dividono dal prigioniero.
In realtà, il film intero “L’ultimo samurai”, è una metafora di quello che accade con la comprensione umana.
Il de briefing che segue la scena potrebbe mettere l’accento su quello che accade nel seguito del film. Katsumoto fa il primo passo rispettando il nemico (interpretato da Tom Cruise), ma quest’ultimo diventa il più grande alleato e l’ultimo dei samurai in vita.
Tanto è potente l’influenza di chi rispetta l’assioma “la mappa non è il territorio”, e questo è quello che accade quando la comprensione trascende l’ego: le persone si influenzano a vicenda.
Anzi il rispetto delle diversità è la prerogativa del carisma e della persuasione.
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