E’ già passato un mese dalla morte di Robin Williams, ma lui continua a vivere in tutti i suoi capolavori. Tra tutti i post che hanno fatto il giro del web, un video si è diffuso velocemente. Si tratta del monologo finale di “Jack” montato su delle immagini rievocative dei film più conosciuti.
Sembra uno scherzo di cattivo gusto associare le parole di Jack alla morte dell’attore, eppure, anche questo è un grande insegnamento. Jack è un ragazzo che cresce 4 volte più velocemente degli altri, così quando sta per diplomarsi da giovane, in realtà è vecchio e la sua vita sta per finire.
Tutta l’opera è un esortazione a non sciupare il proprio tempo, a vivere in maniera straordinaria. Ecco le sue parole:
“Lo so che giunti al termine di questa nostra vita tutti noi ci ritroviamo a ricordare i bei momenti e dimenticare quelli meno belli, e ci ritroviamo a pensare al futuro. Cominciamo a preoccuparci e pensare: “Io che cosa farò? Chissà dove sarò da qui a dieci anni?” Però io vi dico: “Ecco guardate me!” Vi prego, non preoccupatevi tanto, perché a nessuno di noi è dato soggiornare tanto su questa terra. La vita ci sfugge via e se per caso sarete depressi, alzate lo sguardo al cielo d’estate con le stelle sparpagliate nella notte vellutata, quando una stella cadente sfreccerà nell’oscurità della notte col suo bagliore, esprimete un desiderio e pensate a me. Fate che la vostra vita sia spettacolare. Io ci sono riuscito…”
Lui, Robin Williams, ha reso la sua vita straordinaria affermandosi nella storia come uno dei migliori attori che siano mai esistiti, ma non ce l’ha fatta a seguire il suo stesso consiglio: alzare gli occhi al cielo per guardare le stelle in un momento difficile della sua esistenza.
L’ultimo insegnamento con il quale ci ha lasciati:
Potere, soldi, fama non bastano, c’è bisogno di equilibrio nella propria vita e di persone che ti facciano sentire amato. C’è bisogno di fede e connessione divina (qualunque sia il tuo Dio), di credere che qualcosa di più grande esiste per guidarci anche quando il nostro corpo rivelerà tutta la sua debolezza.
E infine, può darsi che Robin abbia avuto ragione – chi può dirlo? – e che togliersi la vita di fronte alla malattia sia stato un modo per accelerare la rinascita. Magari in qualche parte del mondo un altro Robin Williams sta nascendo per stupirci e insegnarci che il corpo muore, ma l’amore resta.
“Cogli la rosa quando è il momento,
ché il tempo, lo sai, vola
e lo stesso fiore che sboccia oggi,
domani appassirà”.
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Robin rimarrá sempre con noi. A prescindere dalle sue debolezze, chi non le ha, una persona straordinaria. Le sue interpretazioni sono un concentrato di umanitá e di insegnamento.
RispondiProprio Così. Grazie per le parole.
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