Ogni volta che l’uomo non riesce ad ottenere i risultati che spera, siano essi materiali o spirituali, c’è una falla nel suo sistema di credenze. Sarebbe meglio dire nella sua “comprensione” di come funziona la natura divina di ogni cosa.
E’ il caso della squadra “De La Salle” che, impantanata in uno di quei periodi in cui tutto sembra andare storto, non riesce ad alzare la testa e ricominciare a vincere. Nel gruppo ci sono frizioni e i contrasti sono evidenti anche tra i giocatori e il coach.
Cosa manca? La comprensione.
Quando le cose ti vanno storte e il lavoro non ingrana la marcia giusta, cosa manca? La comprensione.
Quando in azienda, sembra che tutti ti remino contro e non sai più se davvero quello è il tuo posto, cosa manca? La comprensione.
Quando un conflitto, una situazione, una dinamica continua a ripetersi nella tua vita come se volesse ostinatamente insegnarti una grande lezione, cosa manca? La comprensione.
“A costo di tutto ciò che possiedi ottieni la comprensione” Re Salomone
Non stiamo parlando di una barretta di cioccolata che si compra al bar, e neppure un libro da leggere di sera o del corso del week end. La comprensione è quel lampo di luce in fondo ad un percorso, e i percorsi sono fatti di esperienze.
Nella scena, ancora una volta tratta dal film “Tempo di vincere”, il percorso verso il quale il coach indirizza i suoi ragazzi è un’esperienza di consapevolezza. Prendere immediatamente coscienza delle proprie fortune, per venire fuori dal ruolo di vittima che appanna la vista e inibisce il talento.
Ad un tratto tutto è più chiaro, la comprensione è amore e gratitudine per tutto quello che abbiamo, per quanto ci è stato donato e non ci è stato tolto. Eppure per capirlo abbiamo quasi sempre bisogno di uno shock, di un esempio illuminante davanti agli occhi che ci apra il chakra del cuore e ci mostri chiaramente cosa siamo capaci di fare noi, mortali con il corpo, ma illimitati con lo spirito.
Ok! Ok! Ora tolgo gli occhiali della spiritualità, e metto quelli dell’imprenditore. Colui che deve far quadrare i conti, colui che deve mantenere un equilibrio tra il dare e l’avere altrimenti l’azienda si scompensa, esattamente come troppa acqua potrebbe far marcire una pianta.
Nel film “Northpole”, il figlio accusa la madre di vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, e lei replica così: “Per fortuna, altrimenti in frigo mancherebbe sempre il latte”. Mi sembra un buon esempio per passare ad un uso assai più “terreno” della scena.
Come elevare l’energia dei collaboratori?
Ce lo mostra questo pezzo di film. Eleva la loro comprensione facendogli fare esperienza e toccare con mano le loro fortune, facendogli osservare i risultati degli altri, magari di persone normali che hanno superato sfide importanti. L’esempio è un grande veicolo di comprensione, più delle tecniche motivazionali, più di mille corsi e più di mille parole.
Nel film, persino lo spocchioso Tayshon perde la sua maschera di duro e invincibile quando l’esempio di un uomo in carrozzella, privato del suo braccio e pronto a tutto pur di salvare i compagni, riempie di “comprensione” la sua testa.
Al costo di tutto ottieni la comprensione e stimola gli altri a “comprendere” evitando le manipolazioni, che altro non fanno che allontanare quella “luce”. Alla fine, forse un giorno capirai che l’unica cosa che c’è da comprendere si chiama “amore”; fino ad allora accertati che in frigo non manchi mai il latte.
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(The Truman Show)
Virginio
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“Il tempo di vincere” Un film di Thomas Carter con Jim Caviezel, Alexander Ludwig, Michael Chiklis – Titolo originale “When the Game Stands Tall”. USA, 2014Acquista il libro
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