Scena sulla resilienza: Quattro strategie da mettere in campo adesso!

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Tempi duri quelli che stanno per arrivare, inutile raccontarcela. Questa storia della pandemia cambierà per sempre le nostre vite, forse in meglio o in peggio non è dato saperlo, è ancora troppo presto.

Quel che è certo è che le aziende, gli imprenditori, i lavoratori dovranno attraversare la tempesta, che si intravede giusto appena all’orizzonte.

Le mie sensazioni mi dicono che si apriranno delle grosse finestre di opportunità nei prossimi anni, ma non sarà indolore. La trasformazione non lo è mai. Neppure quando il bruco sta per trasformarsi in farfalla.

Non sono pessimista, non lo sono mai stato. Tutt’altro, guardo alla realtà per poter mettere nella giusta prospettiva le mie scelte e le strategie del futuro.

Per quello che serve voglio raccontarti come sto reagendo a questo cambiamento, e come continuerò a farlo con intensità crescente nei prossimi mesi. Come molti di noi, nel giro di qualche giorno, con il mio team ci siamo dovuti reinventare i flussi di lavoro, rendendo tutto più “smart” , più “snello”, cercando di mandare avanti il possibile.

Eppure siamo solo all’inizio “dell’autunno imprenditoriale” che precede l’inverno più freddo di sempre.

Di seguito descrivo 4 strategie per equipaggiarci al meglio tratte dal film  “La tigre e la neve”. 

Attilio è un professore che ama alla follia la sua compagna. Un giorno quest’ultima, giornalista, resta gravemente ferita a Bagdad nel pieno della guerra. La missione di Attilio sarà quella di arrivare in Iraq nonostante le restrizioni e prendersi cura di Vittoria fino a guarirla.

La guerra, restrizioni per gli spostamenti, mancanza di medicinali e ospedali al collasso, necessità di ossigeno, carenza di soldi e risorse. Questo è lo scenario in cui Attilio deve muoversi. Questo è lo scenario in cui ci stiamo muovendo in questo strano periodo, con grossi nuvoloni all’orizzonte.

Perché ci riuscirà? Come lo farà?

Strategia 1) Ha una motivazione granitica.

Vale la pena ricordare la frase di lapalissiana memoria  “quando il perché è forte il come non è mai un problema” perché è ciò che bisogna tenere a mente per accedere a tutte le nostre risorse interne: creatività, energia, resilienza. Una forte motivazione è quella che spinge Attilio ad attivare la sua capacità di pensiero “laterale”, al punto da imbarcarsi con l’unico aereo con destinazione Iraq: quello dei soccorsi, lasciando increduli tutti gli altri. Quando incontrerà l’alchimista dirà:

“Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spengere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto… ma tanto… lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole”

Ora ho alcune domande per te: Qual è la tua motivazione? Qual è la ragione “bruciante” per la quale saresti disposto o disposta a mettere fine a questa “messa in scena della vita”? Pensaci per un attimo perché sarà quello che ti farà sopportare e superare l’inverno che sta arrivando.

Strategia 2) Non aspettarti l’aiuto di nessuno, neppure psicologico.

Attilio è circondato da “yes, but”. Quello dello “yes, but” è l’atteggiamento che trova sempre un “problema” e mai una “soluzione”. Aspettati di incontrare molti “yes but” nei prossimi mesi, non saranno dei pazzi perché i problemi da superare saranno reali, tuttavia l’atteggiamento “si, ma” non aiuta, non apre risorse, non apre la mente e neppure il cuore.

Attilio si ritrova circondato di persone per cui nulla è possibile, dallo steward in aeroporto, all’amico Fuad, al dottore. Tutti sembrano senza speranza. Ma lui decide di adottare un atteggiamento proattivo rispondendo alle sfide con una domanda: “cosa possiamo fare noi per… ?”.

Non ci sono voli per Bagdad? Come posso fare per ? Non ci sono medicine? Come posso fare per ? Non c’è ossigeno? Come posso fare per ?

“Come posso fare per?” deve diventare il tuo mantra a partire da adesso, perché come diceva Annibale: “troverò una strada o ne farò una”

Strategia 3) Mantenere alte le frequenze emozionali per noi e i collaboratori.

La fede non ha mai abbandonato Attilio. Quando il dottore gli dirà che hanno 4 ore a disposizione per salvare Vittoria, lui gioirà! Quattro ore sono tante rispetto alla diagnosi di Fuad, in 4 ore tutto può succedere, bisogna credere, sperare, pregare. Mai come in questo periodo è così importante credere alla “remissione spontanea”, in quei fatti che la scienza non riesce ancora a spiegare ma ogni giorno illuminano la speranza dell’Umanità.

Quando l’amico e il medico si lasciano sfuggire che per la donna non c’è speranza , Attilio li sposta di peso e li allontana dalla “paziente” perché conosce la potenza dell’effetto placebo, è per questo che le racconta che a curarla sarà un “luminare della medicina” e non un povero dottore che combatte a mani nude (come molti dei nostri eroi negli ospedali).

Attilio non smette mai di parlarle, la crede già guarita, le parla come se potesse vedere e ascoltare, è il potere della “visione”.

Comincia da ora, per quanto ti è possibile, a sviluppare una visione di quello che vuoi perché la direzione aiuta e supporta anche i tuoi colleghi che in questo momento saranno spaesati e storditi.

Strategia 4) Adattamento e flessibilità.

I tempi andati non torneranno presto (forse mai più). Potresti trovarti nelle condizioni di dover accettare “un sottoscala” anziché una camera privata. Forse dovrai accontentarti di una “bombola da sub” e dormire sulla “sedia di un barbiere”. Nei momenti di crisi la “flessibilità” è il salvagente che ti permetterà di galleggiare e sopravvivere fino a quando il mare sarà più calmo.

Un attimo prima Attilio era nel suo letto comodo, in un paese tranquillo come l’Italia, con tutte le sue certezze. Quella telefonata (che per noi oggi si chiama “pandemia”) lo scaraventa in mare aperto. Arriverà a Bagdad solo grazie alla sua flessibilità e capacità di adattamento.

E’ così che la “La tigre e la neve” mi ha permesso di razionalizzare queste 4 strategie da mettere in campo in questi giorni:

  • Focus sulla mia motivazione granitica
  • Non aspettarmi l’aiuto di nessuno, (ne dal governo, ne da altri players).Continuo a chiedere supporto, ma mi muovo affinché possa reggermi sulle mie gambe
  • Mantengo alte le frequenze emozionali e la fede (non ho dubbi che sta nascendo un mondo migliore, anche se inizialmente non sarà piacevole)
  • Adattamento e flessibilità (per scrivere questo articolo ci ho messo 1 giorno, interrotto almeno una decina di volte dai miei splendidi bambini)

Mi sto semplicemente allenando, e questa sarà la rotta che terrò da qui in avanti.

Voglio augurarti che tu possa rifiorire, possa raggiungere il tuo scopo, come è successo per Attilio. Quando Vittoria (ormai fuori pericolo) verrà sfiorata per l’ennesima volta da quel ciondolo, ricorderà il suo salvatore e il suo cuore spalancherà le porte a chi ha provato così tanto amore da rischiare la vita.

Arriverà il momento in cui, qualcuno ti ringrazierà e ti abbraccerà, per la forza e la determinazione che stai per tirare fuori, come un leone, come un gladiatore, come un guerriero di pace.

Ti auguro il meglio con questa poesia, possa essere per te una “protezione” per i tempi a venire:

Se saprai restare calmo anche quando intorno a te ognuno perderà la testa.

Se crederai in te stesso anche quando tutti dubiteranno.

Se saprai aspettare senza stancarti.

Se, calunniato, non calunnierai e, odiato, non odierai.

Se saprai sognare senza fare dei tuoi sogni i tuoi padroni.

Se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo unico scopo.

Se riuscirai a sopportare che quanto di giusto hai detto venga usato per combatterti.

Se, assistendo alla distruzione di quanto hai costruito con passione, saprai pazientemente ricominciare a edificarlo.

Se costringerai cuore, tendini e nervi a servire la tua volontà, anche quando sarai sfinito.

Se saprai parlare con la gente e restare semplice o passeggiare con grandi uomini e conservarti modesto.

Se ogni uomo avrà per te un valore, ma nessuno conterà troppo.

Allora tuo sarà il mondo e quanto esso contiene e quello che più importa: sarai finalmente un uomo!

(Joseph Rudyard Kipling)

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film e resilienzaLa tigre e la neve è un film del 2005 diretto e interpretato da Roberto Benigni, con la collaborazione alla sceneggiatura di Vincenzo Cerami. Disponibile su Amazon “

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1 commento

  • dvolonte72 3 anni fa

    G R A Z I E ! ! ! ❤️🙏

    Rispondi

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