Non conoscere il futuro può creare ansia, ma anche aspettativa; conoscerlo può essere angosciante.
L’unica situazione paragonabile a quelle descritte dal video, è quella di chi, affetto da una malattia incurabile, riceve una prognosi con un’aspettativa di vita basata sulla statistica medica.
Conoscere la data della propria morte cambia completamente la vita e il modo di vivere, positivamente e negativamente.
Oggi per chi vive nel benessere l’idea della morte viene allontanata continuamente nello spazio e nel tempo.
In altri periodi storici e in altri paesi che vivono situazioni di costante pericolo di vita per guerre o povertà l’dea della morte è sempre presente e forse simile a quella proposta nel film.
Dovremmo avere un rapporto più ravvicinato con la morte perchè ci aiuterebbe a vivere meglio.
Fa riflettere, questo video ha messo a nudo la natura umana, ogni individuo risponde diversamente in base al suo vissuto, al momento storico che sta vivendo, alla voglia di vivere
Un tema intetessante che diventa un paradosso per farci riflettere. La vita ha in sé un mistero che ci turba sia che conosciamo sia che non conosciamo quanto ci resta da vivere. Possiamo invece più realisticamente riflettere su se, quando e come vorremmo conoscere con esattezza l’aspettativa in caso di malattia. Anche come operatori sanitari ci si deve interrogare sul tema. Se come quando rivelare l’aspettativa ai nostri pazienti.
NOn vorrei sapere quanto mi resta da vivere
Questo video mi ha fatto riflettere
Purtroppo ci scordiamo di vivere intensamente ogni attimo e di apprezzare e essere grati di quello che abbiamo
Coinvolgente. Fa meditare.
RispondiFa meditare.
RispondiNon credo che vorrei sapere quanto mi rimane da vivere ma vorrei ricordarmi più spesso che anche la vita ha una fine, avrebbe un sapore diverso…
RispondiIo preferisco non sapere quanto resta da vivere a me o alle persone che mi stanno intorno…
RispondiNon conoscere il futuro può creare ansia, ma anche aspettativa; conoscerlo può essere angosciante.
RispondiL’unica situazione paragonabile a quelle descritte dal video, è quella di chi, affetto da una malattia incurabile, riceve una prognosi con un’aspettativa di vita basata sulla statistica medica.
Conoscere la data della propria morte cambia completamente la vita e il modo di vivere, positivamente e negativamente.
RispondiOggi per chi vive nel benessere l’idea della morte viene allontanata continuamente nello spazio e nel tempo.
In altri periodi storici e in altri paesi che vivono situazioni di costante pericolo di vita per guerre o povertà l’dea della morte è sempre presente e forse simile a quella proposta nel film.
Dovremmo avere un rapporto più ravvicinato con la morte perchè ci aiuterebbe a vivere meglio.
Fa riflettere, questo video ha messo a nudo la natura umana, ogni individuo risponde diversamente in base al suo vissuto, al momento storico che sta vivendo, alla voglia di vivere
Rispondi“Non esiste nessun me reale, se non la realtà di me, nella mia immaginazione” James Hillman
RispondiUn tema intetessante che diventa un paradosso per farci riflettere. La vita ha in sé un mistero che ci turba sia che conosciamo sia che non conosciamo quanto ci resta da vivere. Possiamo invece più realisticamente riflettere su se, quando e come vorremmo conoscere con esattezza l’aspettativa in caso di malattia. Anche come operatori sanitari ci si deve interrogare sul tema. Se come quando rivelare l’aspettativa ai nostri pazienti.
RispondiInverosimile ma educativo
RispondiDovremmo vivere tenendo in considerazione che, quando sarà l’ora, accadrà.
RispondiNOn vorrei sapere quanto mi resta da vivere
RispondiQuesto video mi ha fatto riflettere
Purtroppo ci scordiamo di vivere intensamente ogni attimo e di apprezzare e essere grati di quello che abbiamo