Il punto di vista del trainer
Cosa accade quando nelle organizzazione si trascurano etica e valori?
Ogni impresa nasce per generare profitti, non vi è alcun dubbio che sia così. Lungo questo viaggio, il mezzo che ci permette di giungere alla meta, può essere molto veloce, oppure lento, fatto sta che se non forniamo ai nostri uomini il significato, lo scopo più grande, o la finalità più nobile, per la quale raggiungere l’obiettivo, con il tempo si troveranno di fronte a delle incognite terribili.
Potrebbero accorgersi di essere su un mezzo sbagliato. Potrebbero preferire raggiungere l’obiettivo “profitti” salendo su un treno più ecologico, che lungo la strada faccia del bene alle persone, che sia più “etico” e giusto. Potrebbe essere diverso nel breve termine. E’ vero! Magari un giovane collaboratore, nel breve, pensa maggiormente alle proprie soddisfazioni materiali, ma quando queste sono soddisfatte, ciò che lo pone di fronte alle scelte è il “significato” di ciò che fa. Comincia cosi la storia di questo giovane procuratore sportivo: “Illuminazione! …Non riuscivo più a liberarmi di un semplice pensiero… mi odiavo” …“no!! …no!! …Ecco cosa era …Odiavo la mia posizione nel mondo…” Sono proprio i collaboratori più promettenti, quelli con le migliori performance, a chiedersi dopo un po’ se ne vale la pena: “…Penso al boato dello stadio… quando uno dei nostri giocatori dà il meglio di sé… al fatto che è nostro compito proteggerli in salute ed infortunio”.
In azienda è essenziale ricordare al proprio team qual è il significato di ciò che fa e soprattutto quale obiettivo più alto sta perseguendo; purtroppo nella dura e competitiva realtà, molto spesso la “dimensione spirito” viene soffocata da scorciatoie commerciali, intrighi politici e sistemi relazionali che nascondano i veri problemi. Se non si resta fortemente attaccati a “principi auto-evidenti” e a “valori condivisi” tra il gruppo, la probabilità che le persone scelgano di “ribellarsi o andare via” è molto frequente. Nel peggiore dei casi, le persone che restano, galleggiano in culture ciniche e superficiali a discapito di motivazione, talenti, creatività e priorità. “Avendo cosi tanti clienti avevamo dimenticato le cose importanti… All’improvviso era tutto chiaro: pochi clienti, meno soldi, più attenzione”. Riuscirà questo giovane talentuoso a cambiare le cose? Chi conosce il film, sa già come andrà a finire.
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