Emily (Diane Keaton) è una vedova che vive in una bella casa nel sobborgo londinese di Hampstead sommersa dai debiti, ma dall’atteggiamento proattivo. Nel parco vicino alla sua abitazione vive da anni un uomo misterioso, Donald (BrendanGleeson), che si è costruito una baracca e provvede autonomamente alle proprie necessità di vita, dal cibo all’energia elettrica.
Un giorno Emily vede Donald dalla finestra: incuriosita decide di conoscerlo, per poi aiutarlo quando cercheranno di mandarlo via dalla sua casa nel parco. Non sempre però l’aiuto che si cerca di dare è bene accetto…
“Non mi serve aiuto, me la cavo benissimo anche da solo”, dice Donald ad Emily, che in tutti i modi cerca di mobilitare la comunità per aiutarlo a difendere il suo diritto di rimanere nella baracca.
Quante volte in momenti di difficoltà abbiamo pronunciato queste parole?
Quando decidono di abbattere la baracca, che per lui rappresenta il posto in cui si sente sicuro e protetto, dove è riuscito a costruirsi un equilibrio, Donald reagisce prima negando il problema e poi rifiutando l’aiuto delle persone accanto a lui. Questo è ciò che a volte accade tanto nella nostra vita personale quanto in quella professionale.
Quando le richieste che arrivano dall’esterno (obiettivi da raggiungere, consegne da rispettare, attività da svolgere…) o dall’interno (aspettative, bisogni, motivazioni) si fanno particolarmente pressanti diventa invece importante fare ricorso a tutte le risorse a nostra disposizione, sia interne che esterne. Ma per fare questo occorre riuscire ad aprirsi all’altro, a vedere nell’altro, nella sua presenza, nelle sue competenze, una risorsa preziosa.
Nel montaggio proposto assistiamo al prosieguo del dialogo tra i due protagonisti alcuni giorni dopo. Durante un aspro dibattito, Emily pronuncia parole tanto forti quanto vere: “Se davvero vuoi rimanere qui, devi combattere per riuscirci”. Così come Donald, anche noi ci troviamo sovente a dover combattere per riuscire a conseguire i nostri scopi: in questi casi diventa fondamentale avere coraggio, determinazione, grinta ed una grande forza di volontà.
Come dice correttamente Emily: “Ce li abbiamo tutti i problemi, Donald […], vuoi veramente salvare la casa che ami […]? Allora non puoi nascondere la testa nella sabbia”. Sottolineando l’importanza di affrontare i fantasmi che ci assalgono in alcuni momenti, le paure, le preoccupazioni e le ansie ed attivarci invece per cercare soluzioni, passando dalla negazione all’azione, in modo proattivo.
Questo filmato ci consente anche di riflettere sul pensiero positivo, sull’importanza di superare gli schemi di pensiero negativi creandone di nuovi, più ottimisti e sani, al fine di affrontare con fiducia la nostra esperienza di vita e raggiungere il benessere psicofisico. Come scrive Leonard Cohen :
“C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”
ad indicare che occorre accogliere ogni evento, soprattutto quelli più dolorosi, come fonte di luce e opportunità di rinnovamento.
Condividi
Cristiana Genta
Acquista il film
“Appuntamento al parco” Un film di Joel Hopkins con Diane Keaton, Brendan Gleeson, James Norton, Jason Watkins – Titolo originale “Hampstead”. Regno Unito, 2017
Acquista il libro
“Filmatrix – Cambia la tua vita grazie al potere nascosto nei film” di Virginio De Maio – Acquistalo su ilgiardinodeilibri.it