Scena sul potenziale: Qual è il vero problema?

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Di Virginio De Maio

Qual è il problema? Lo chiede ben 4 volte Billy Beane (nel film Brad Pitt), prima di sbottare con la risposta. Come prevedibile, i talent scout continuano a guardare la questione dalla solita angolatura: “sostituire questi giocatori con quello che c’è in giro”. Ci vorrà la determinazione di Billy per mettere a fuoco la vera causa e cominciare a costruire la soluzione.

Avere un budget limitato. Questo è il problema. Far finta che non sia così, adottare sempre le stesse soluzioni, nascondere la testa sotto la sabbia non fa che peggiorare le cose.

Più avanti nel film, sarà un giovane laureato in economia ad aprire gli occhi del coach, uno che non ha esperienza, non ha mai giocato e non ha paletti mentali dettati dall’esperienza. Il ritmo della narrazione è scandito da 4 punti che una manager farebbe bene a conoscere.

Ho apprezzato “Moneyball” (in Italia “L’arte di vincere”) dopo averlo visto per la terza volta. Credo sia uno dei film che maggiormente esprime la sfida del cambiamento aziendale e degli ostacoli da superare quando si tratta di stravolgere le cose.
Il punto di partenza è disastroso. Si tratta di una squadra (leggi azienda) che continua a perdere; con una struttura pesante, senza fuoriclasse a fare da “salvatori della patria”, con il migliore giocatore ormai dimissionario e soprattutto con un budget da far ridere i polli.

Come ritrovare visione e slancio in uno scenario del genere?

Il film ci consegna una lezione in 4 passi per il change management; punti fermi che governano le dinamiche aziendali.

  1. Riconoscere il “problema” – Portare alla luce il vero tallone di Achille dell’organizzazione, spiegandone le cause originarie con umiltà, consapevolezza, e, se serve, con la giusta dose di fermezza (GUARDA LA SCENA).
  2. Violare le regole del “settore” – Pensare ad una serie di possibilità inesplorate (creatività) e fonderle con una buona dose di statistica (razionalità).
  3. Riconoscere ed accettare la “resistenza” come parte inevitabile del cambiamento.
  4. Eseguire, con responsabilità, strategie impopolari per il bene della vision aziendale e non del singolo individuo.

Questi ultimi 3 punti sono ben rappresentati da altrettante scene inserite nella nostra membership. Ma tutto comincia con la “scoperta” del vero problema. Solo allora il leader scoprirà che sostituire la forza di 3 atleti nella media, è meglio di un unico individuo eccellente.

Ognuno di noi porta con sé nodi da sciogliere, questioni da affrontare, e più rimandiamo, più le cose peggiorano.

E’ il caso dei degli Oakland Athletics, diventati ormai la barzelletta di tutti gli esperti. Da questo punto più basso (come spesso accade anche a noi), Billy capisce che può rischiare il tutto per tutto, che può cambiare le regole del gioco fregandosene degli ultimi 150 anni di storia del Baseball. Così si cambiano le regole. Ascolta il consiglio di Peter: Le persone a capo delle squadre pensano solo a comprare giocatori, ma lo scopo non deve essere comprare giocatori, dovrebbe essere comprare vittorie e per comprare vittorie lei deve comprare punti.

Grazie a questa nuova chiave di lettura, scoprirà che la soluzione è nei talenti sprecati, sottovalutati, una “specie di fabbrica difettosa dei giocattoli” dalla quale può attingere, visto il suo budget ristretto.
Giocatori a cui nessuno darebbe due lire a causa del loro aspetto, dei loro difetti fisici e che per questo sul mercato sono quotati pochissimo.

Sfidare la storia, lo status quo, le abitudini di pensiero ma soprattutto “vedere nelle persone quello che gli altri non riescono a vedere”. Su quest’ultimo punto mi viene in mente il pensiero di Sir Baden-Powell, fondatore degli scout: “In ogni carattere c’è almeno il 5% di buono. Il gioco consiste nel trovarlo, e quindi svilupparlo fino a una proporzione dell’80% e 90%. Questa è educazione della personalità del ragazzo, e non semplice istruzione”.

Dov’è il potenziale inespresso nella tua azienda? Forse questa può essere la soluzione a molti problemi.

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“…se caso mai non vi rivedessi…
  
buon pomeriggio, buona sera e buona notte!”…
 

(The Truman Show)

Virginio

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L'arte di vincere“L’arte di vincere Un film di Bennett Miller con Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman – Titolo originale “Moneyball”. USA, 2011

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